Il blog di Nicholas Montemaggi

Via Romagna: 462km di pure emozioni

Quando sono salito per la prima volta in vita mia in sella ad una bici da corsa (era il 2013) mai avrei pensato che 8 anni dopo avrei pedalato per trenta ore ininterrottamente, anche di notte, senza dormire sulla Via Romagna!

I primi di luglio ricevo una chiamata dal Consorzio Terrabici che mi presenta quello che è il percorso di Via Romagna al quale hanno lavorato insieme a Visit Romagna e Apt Emilia Romagna negli ultimi mesi. “Una figata!” è la mia prima risposta! Via Romagna è il primo percorso regionale permanente in Italia dedicato alla bicicletta, che mette a sistema, puntando anche sull’entroterra, l’accoglienza bike friendly che negli ultimi anni ha iniziato a caratterizzare la costa romagnola.

462 km di strade asfaltate minori, sterrato e strade bianche, fra borghi, vigne, rocche e castelli della Romagna, che collega Comacchio (Ferrara) a San Giovanni in Marignano (Rimini).

Per presentare questo percorso all’Italian Bike Festival di settembre 2021, l’idea del Consorzio Terrabici è quelle di far affrontare a determinati (e pazzi) ciclisti la Via Romagna tutta di un botto! Da qui l’idea della Via Romagna One Stage. Non ci ho pensato due volte e subito mi sono candidato ad essere uno dei pazzi!

L’estate è passata veloce, dopo l’EagleXman, il triathlon estremo sul Gran Sasso, mi ero detto che non avrei fatto più altre cose “extreme” quest’anno, ma invece eccomi qui l’8 settembre del 2021 a Comacchio insieme a due giornalisti polacchi, Kamila e Piotr, della rivista TOUR magazine pronto a partire per questa Via Romagna One Stage!
Il piano era quello di arrivare la sera seguente, il 9 settembre, a San Giovanni in Marignano per poi essere presenti il 10 settembre all’Italian Bike Festival per presentare l’avventura appena conclusa.

La giornata era una classica giornata di fine estate, con un sole ed una temperatura ideali per la bici. Brandizzati Via Romagna con l’abbigliamento estivo del partner tecnico Pissei, avevo comunque portato con me una giacca a vento e una divisa invernale in quanto di notte, in Appennino, ci saremmo avvicinati ai 15°! E come sapete non è freddo quando si sale e si suda, ma quando si scende!
Insieme a noi tre vi era anche un team di supporto composto da un van con alla guida l’esperto Luca di I am Go Solo (che è stato colui che ha tracciato in gravel tutta la Via Romagna) ed il meccanico Gianni, che oltre ad assisterci dal punto di vista tecnico e meccanico, hanno anche trasportato tutti gli alimenti e bevande necessari per le 30 ore. Oltre a loro anche Roberto Feroli con il suo staff di videomaker ed in moto i nostri angeli, i ragazzi di ExtraGiro, che ci hanno tenuto compagnia e soprattutto in sicurezza per ogni km del percorso!
La partenza è stata dolce, nell’aria c’era un mix di felicità, ma anche nervosismo, 462km sono lunghi, e le energie vanno dosate bene, anche se la pedalata che abbiamo affrontato con le nostre super Gravel 3T è stata comunque ad un passo ludico!
I primi 100km trascorrono tranquilli, lungo gli argini delle Valli di Comacchio e dei fiumi Reno e Santerno. Verso l’ora del tramonto arriviamo ad Imola e da lì inizia il “difficile” e cioè le prime salite. La Via Romagna da lì segue parte del percorso del mondiale di ciclismo UCI del 2020 fino a Riolo Terme. Ci fermiamo per un veloce caffè, uno dei tanti, e via che ripartiamo verso Brisighella. Quest ultimo è uno dei mie borghi preferiti in Romagna, e vederlo così, di notte, con la luna alta sopra alla torre dell’orologio illuminarci la strada, è stato fantastico! Il percorso continua ed al buio passiamo Faenza, Oriolo dei Fichi, Castrocaro Terme (con super sosta pizza alle 00:00 nella quasi deserta piazza), Bertinoro e Predappio. A Predappio l’ultima importante sosta prima dell’alba.
Si inizia a salire per davvero verso Santa Sofia ed il Passo del Carnaio. Affrontarlo al buio per poi arrivare in cima all’alba è stata una delle cose più belle che ho in mente di questa lunga pedalata. La discesa verso Bagno di Romagna passa in fretta. In realtà ero mezzo in trance, nel senso che non so se fosse la fatica, il non aver dormito, o forse solo la voglia matta di un cappuccio e cornetto (che solitamente non prendo mai), ma si sa, in queste situazione corpo e stomaco chiedono cose alle quali non avresti mai pensato. Arrivati a Bagno di Romagna e vedendo di essere un pelo in ritardo sulla tabella di marcia, decidiamo di continuare a scendere verso Sarsina, la città di San Vicinio, e di fermarci per una bella e lunga colazione lì! Penso di non aver mai mangiato così tanto a colazione! Paste dolci, paste salate, panini e cappuccini! Non proprio quanto mangio solitamente in gara o in preparazione, ma come già detto, in quei momenti si può buttare giù di tutto!
La stanchezza inizia a farsi sentire, soprattutto nei due colleghi polacchi, non proprio a abituati a salite del genere nella loro quasi piatta Varsavia. Mi metto in testa e dico loro di seguire il mio passo, la strada che da Sarsina porta a Sant’Agata Feltria e poi svalica a Petrella Guidi la conosco bene, l’ho affrontata quasi quotidianamente negli ultimi mesi di avvicinamento ad EagleXman e ne conoscevo praticamente ogni metro.
Petrella Guidi è per me un gioiello, un luogo quasi nascosto che neanche la gente del posto conosce. E’ stato bello fermarsi per prendere fiato e raccontarne la storia ai miei colleghi polacchi. Da Petrella Guidi si può ammirare tutta la bellezza e vastità della Valmarecchia e di fronte si hanno Pennabilli e San Leo, borghi che vengono toccati dalla Via Romagna. Da San Leo si scende verso Verucchio e poi costeggiando il confine con la Repubblica di San Marino si arriva a Coriano per poi buttarsi negli ultimi 100km del percorso, una sorta di anello che tocca i borghi della Valconca come Montescudo, Montecolombo e Saludecio con un leggero sconfinamento nelle Marche per poi tornare in direzione Cattolica verso San Giovanni in Marignano, che segna l’arrivo, o partenza, della Via Romagna!
Un’avventura fantastica che consiglio a tutti di fare, che sia in versione One Stage da matti, oppure a tappe per potersela godere appieno! Vi lascio con il video ufficiale di Via Romagna che riassume in pochi minuti queste trenta ore di pedalata. Tutte le foto sono invece del collega polacco Piotr di @explore_more_bike.