Il blog di Nicholas Montemaggi

IronMan World Championship 2023 Nice

Giro la chiave dentro alla serratura dell’enorme portone di ferro ed eccomi davanti ad una scalinata in stile Art Dèco. Ancora devo realizzare di essere qui, a Nizza, dove tra qualche giorno sarò al via della finale mondiale del circuito IronMan. Insieme a me ci sono una grande parte delle persone che in questi ultimi 6 anni mi hanno accompagnato, spronato e supportato in lungo e in largo durante i miei tanti allenamenti e gare in giro per il mondo. Max, mio figlio, dorme tra le braccia della mia compagna Jessica, stremato un po’ dal lungo e bollente viaggio in auto dalla Romagna a Nizza. Non è il solo ad essere stremato, anche io e la mamma siamo abbastanza provati. Siamo partiti alle 5:00 del mattino per vari motivi: per evitare il caldo, ma soprattutto, per far sì che Max dormisse durante tutto il viaggio. E invece no! E’ stato un viaggio di urla e pianti, e come immaginato, Max si è addormentato appena passato il confine a Ventimiglia.. mi sa che questo sia stato il vero IronMan, altroché!

In attesa del resto della truppa, che è partita ad orari più cristiani, decidiamo di cercare subito il supermercato più vicino per allestire quella che sarebbe stata la credenza dei giorni successivi e per mettere qualcosa sotto i denti, dato che il viaggio ci ha visto fare solo una brevissima pausa pipì.

Dopo aver sistemato la spesa ed esserci rifocillati, mi ritrovo finalmente a riflettere sull'avventura che mi attende. La città di Nizza, con il suo fascino mediterraneo, è pronta ad accogliere atleti da tutto il mondo per il suo primo Mondiale IronMan 2023. L'emozione è palpabile, non solo per la competizione imminente, ma anche per la presenza della mia famiglia e degli amici, che hanno reso possibile questo viaggio.

Fin da quando avevo preso la qualifica in quel dell’IronMan Maryland a settembre 2022, mi sono detto che mi sarei goduto ogni singolo momento del Mondiale. Non solo della gara, ma anche tutto il contorno dei giorni precedenti.
Per prima cosa tappa chiaramente al grande villaggio IronMan allestito in piazza per completare il check-in e ritirare il pacco gara. Dopo varie foto di rito (vedi sotto) è stato bello passeggiare tra l’expo e anche incontrare al pop up bar di Canyon diversi atleti PRO (Frodeno e Lange su tutti!).

Le giornate pre gara sono passate tra chiacchiere, brevi allenamenti di nuoto e di corsa sul campo gara, così come una pedalata di 2h per vedere la prima delle tante salite previste in questo mondiale. Eh sì, perchè il dislivello previsto per il percorso bici di questo mondiale era importante, 2.500 metri.
Eccoci finalmente al giorno della gara, il 10 settembre 2023. Dopo la solita colazione pre gara fatta in solitaria e senza fare troppo casino per svegliare tutti gli altri che, beati loro, dormivano, mi sono recato a piedi in zona cambio, scambiando lo sguardo con gli altri atleti. Tutti quanti avevamo negli occhi lo stesso sguardo carico di emozioni! La giornata si prevedeva calda e soleggiata, con temperature che avrebbero raggiunto i 28°C, e così è stato.

La Gara

Dopo aver assistito alla partenza degli atleti PRO, i prossimi a partire erano gli atleti della mia categoria, gli age group 35-39. Manco il tempo di entrare in acqua ed ecco che il giudice da il via.

Nuoto

I primi metri erano davvero una calca, braccia e gambe dappertutto, si vedeva solo della schiuma. Vista la temperatura calda, ma soprattutto essendo un mondiale, la muta era chiaramente vietata. Il nuoto è delle frazioni il mio punto più debole, ma sentivo di aver lavorato bene nell’ultimo anno e soprattutto, grazie all’esperienza accumulata, sapevo che dovevo trovare una scia buona, in modo da non sprecare troppe energie in questa prima parte. Ho avuto la fortuna di trovare un atleta austriaco ed uno francese che mi hanno fatto praticamente da apripista e mi sono incollato alle loro gambe e sono rimasto lì fino alla fine (prendendomi anche qualche insulto dal collega francese).

T1

Con le urla di mia mamma in sottofondo, ho proceduto come mio solito a fare una zona cambio molto veloce, ed in men che non si dica ero già in sella.
Ciclismo

Dopo i primi 10km di piattone lungo la costa che ti portavano fuori dalla città, ecco arrivare le prime salite e la vista della Alpi Marittime. La frazione ciclistica penso sia stata una delle più belle mai fatte in gara. Avevo sentito dire da tante persone che era un percorso molto bello dal punto di vista paesaggistico, ma non ho immaginato che fosse così bello. In ogni villaggio che transitavamo vi erano poi tantissime persone a fare il tifo. Davvero bello. Salite pedalabili e discese in parte tecniche, ma con l’esperienza fatta negli anni all’eagleXman affrontato sempre con la bici da crono, non ho avuto nessun problema. Unica pecca, il fatto che la strada in diversi tratti fosse aperta al traffico. Non proprio eccezionale considerando che si trattava di una finale mondiale..

T2

Così come la T1, eseguita in maniera rapida ed indolore!
Corsa

Come per tutte le corse durante un IronMan, le gambe frullano a mille ancora dalla bici e si parte subito forte. Mettici poi che all’uscita della zona cambio vi era una folla di pubblico che ti incitava ed il fatto che atleti come Sam Laidlow, Patrick Lange, Magnus Ditlev, Jan Frodeno, ma soprattutto Cameron Wurf (il mio atleta multisport preferito) fossero lì a tiro o ti passassero accanto, la carica era davvero tanta.

Arrivato al primo turning point all’aeroporto però, la sbornia è passata ed il caldo mi ha dato un bello schiaffo in faccia e mi ha fatto tornare a ritmi più umani per me.

Nonostante la fatica della giornata, che ha incominciato a farsi sentire, ho affrontato l’intera maratona cercando di godermela al massimo. Verso il 30esimo km ho avuto un attimo un calo ed ho deciso di camminare nelle stazioni di rifornimento in modo da bere per bene senza rovesciarmi tutto in faccia più che in bocca.
All’ultimo giro, nel rettilineo dei 5km finali ho ritrovato brillantezza e mi sono lanciato in una progressione insieme ad altri due atleti, un americano ed un ragazzo di Monaco (il vicino Principato, non la città in Germania). Ad un certo punto sento una ragazza in bici lungo la ciclabile che incita il ragazzo di Monaco, mi giro per guardarlo negli occhi e vedo che tutto di un tratto sbianca e gli occhi si girano quasi all’indietro. Fatica e caldo, inizia a barcollare, decido quindi di fermarmi e aiutarlo a stare in piedi. Mi sviene praticamente tra le braccia e decido quindi di metterlo giù all’ombra. La sua ragazza ha incominciato ad urlare, ho cercato di calmare anche lei, e per fortuna lo staff medico era lungo il percorso e se lo sono presi in carico. Cavolo, fai 10h di gara e sei a 2km dal traguardo e devi uscire in barella e finire con un DNF. Chissà che amarezza, ma è anche vero che la salute viene prima di tutto!

Metto alle spalle il brutto momento e sono praticamente già sul tappeto della finish line, con tante braccia e mani che ti avvolgono e ti incitano. Eccola lì la linea del traguardo, che spettacolo!!
Il Traguardo

Attraversare la linea del traguardo è stato un momento di pura euforia. Le emozioni mi hanno sopraffatto mentre abbracciavo Jessica e Max, consapevole che ogni sacrificio, ogni allenamento all'alba e ogni momento di dubbio mi avevano portato a questo istante. Il cronometro segnava 10 ore 6 minuti e 0 secondi.

Partecipare al Mondiale IronMan 2023 a Nizza non è stata solo una prova atletica, ma un viaggio che ha portato con se tutti gli ultimi 6 anni di avventure e situazioni che questo sport mi ha dato. La presenza della mia famiglia e il supporto degli amici hanno reso questa esperienza indimenticabile, ricordandomi che, al di là della competizione, ciò che conta davvero sono le connessioni umane e le storie che condividiamo lungo il percorso.

Grazie chiaramente anche al mio Coach Francesco Aluigi, artefice dietro alle quinte di questo successo (permettetemi di definirlo così).